Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha firmato una risoluzione, Mercoledì 23 giugno, per aumentare i dazi all’esportazione sul rottame ferroso.
La nuova tariffa è fissata a 70 €/t (84 $/t), in aumento rispetto all’attuale dazio di 45 €/t. t.
L’imposta maggiorata entrerà in vigore entro 30 giorni dalla pubblicazione e sarà applicabile per 180 giorni.
Un sottocomitato governativo ha inizialmente deciso il nuovo dazio di 70 €/t alla fine di maggio, a seguito di una proposta del ministero dell’Industria e del commercio russo per un dazio di 90 €/t, in risposta ai prezzi del rottame ferroso persistentemente elevati interni ed esteri.
Quest’anno il rottame ha subito il peso maggiore degli sforzi delle autorità russe per controllare i prezzi elevati dei metalli ferrosi. L’attuale dazio minimo all’esportazione di 45 €/t era stato introdotto a gennaio 2021, triplicando il precedente dazio minimo di 15 €/t.
La portata delle misure di restrizione dei prezzi in Russia si è ampliata in modo significativo nell’ultimo mese ed è culminata ieri con l’annuncio che dal 1° agosto al 31 dicembre saranno imposti ampi dazi su prodotti finiti e semilavorati in acciaio, nichel, rame e alluminio.