TRANSIZIONE ENERGETICA
L’energia a idrogeno al centro della transizione energetica
Elettronica, energia, costruzioni e mobilità sono i quattro settori interessati dai bandi di accesso a finanziamenti pubblici Ue per le imprese previsti dalla nuova partnership “Materiali Innovativi per l’Europa” (IAM4EU) che tra il 2025 e il 2027 mira a favorire la transizione verso un futuro green dell’industria manifatturiera. Il budget a disposizione è di 250 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon Europe.
Sono considerati avanzati a carattere innovativo per esempio i materiali compositi nanostrutturati e i 2D come il grafene. Ma anche le nuove applicazioni di materiali in settori diversi. L’ambito è vasto, e l’industria italiana può avere un ruolo importante in Europa. Promuovere la partecipazione di aziende e centri di ricerca italiani alla partnership IAM4EU è infatti tra gli obiettivi del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente.
L’innovazione di prodotto e di processo per il futuro green dell’industria manifatturiera si declina inevitabilmente anche rispetto ai temi dell’efficienza energetica e della gestione di catene di fornitura sostenibili. Sul tema dell’approvvigionamento sostenibile di materie prime l’Ue sta cercando di portare avanti partnership internazionali come quella con il Cile sul rame e sul litio.
L’industria dei metalli è infatti tra le più interessate a migliorare le performance di sostenibilità ambientale, visto il carico energivoro dei processi industriali di produzione e trasformazione e l’impatto a monte dell’industria mineraria e di raffinazione delle materie prime. Un impegno che, per esempio nell’ambito dei metalli non ferrosi più lavorati in Italia, concerne anche l’industria dell’alluminio e del nichel.
Riciclo, riuso, eco-design, de-manufacturing re-manufacturing. Tante sono le pratiche virtuose, ma anche le innovazioni necessarie in termini di materiali, progettazione e processi manifatturieri. Mediamente l’Italia è tra i paesi più virtuosi in Europa nel campo della raccolta di rifiuti civili e industriali riciclo di diversi materiali, a partire da quelli degli imballaggi come plastica, carta, legno, vetro e metalli. E le filiere italiane dell’acciaio e dell’alluminio sono ai vertici europei per produzione da rottami. Meno virtuoso in Italia rispetto alle performance media europee è invece il riciclo di materie prime seconde da rifiuti elettrici ed elettronici.
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