ENERGIA - RINNOVABILI

Produzione di energia da fonti rinnovabili: strategie e sfide future per l’Italia
Per l’acciaio sostenibile tra le soluzioni in via di sviluppo c’è l’elettrolisi alimentata con corrente elettrica da fonti energetiche rinnovabili per produrre idrogeno verde utilizzabile come vettore energetico nel processo di riduzione chimica del minerale ferro (DRI – Direct Reduced Iron).
Per esempio, il progetto North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV) avviato a settembre 2023 nel programma Ue Horizon Europe con un finanziamento di 25 milioni di euro. Vi partecipano come partner i gruppi friulani dell’acciaio Cimolai, Danieli e Pittini, e svilupperà in sei anni tra Croazia, Italia e Slovenia infrastrutture per produzione, stoccaggio e distribuzione di 5000 tonnellate l’anno di idrogeno verde.
Ancora non si usa idrogeno verde per l’acciaio sostenibile, registra la World Steel Association. Ma secondo il Sustainable Development Scenario della IEA, che prevede la commercializzazione su larga scala dal 2030, meno dell’8% dell’acciaio mondiale e non oltre il 14% di quello primario saranno realizzati utilizzando idrogeno da elettrolisi nel 2050.
Oggi per l’acciaio sostenibile si utilizza idrogeno blu, prodotto con da carburanti fossili e sistemi di cattura e immagazzinamento della C02 (CCS).
Una criticità è data dalle dimensioni ridotte e leggerezza della molecola H2, difficile da contenere, che richiede infrastrutture di distribuzione ad hoc e presenta questioni di sicurezza. Oggi nel mondo ci sono solo 5000 km di tubature per idrogeno, rispetto ai 3 milioni di km della rete gas naturale.
E i costi. Per l’IEA le soluzioni innovative per l’acciaio sostenibile (incluse CCS per altoforni, riduzione a liquido, DRI a gas) possono costare al 10 al 50% in più a seconda del contesto regionale. Ma l’impatto economico dell’energia da fonti rinnovabili potrebbe diminuire del 30% per il 2030 per effetto del calo dei relativi costi di produzione e delle economie di scala nella produzione di idrogeno.
Moltissimo c’è da fare per ridurre l’impronta carbonica della produzione di acciaio. Ma l’acciaio è sostenibile in quanto al 100% riciclabile. L’Italia per esempio ha il primato europeo come elettrosiderurgia da rottami ferrosi, con una percentuale dell’80% sull’output nazionale rispetto alla media Ue inferiore al 50%.