Energia solare in Italia: come cambierà il mercato del fotovoltaico

L’energia solare in Italia può raggiungere gli obiettivi di sviluppo fissati a patto che ci si concentri su dieci priorità, sottolineate dall’associazione Italia Solare in un recente incontro con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

Nel primo trimestre 2023 l’Italia ha superato i 26 GW di potenza connessa installata di impianti fotovoltaici. Oltre 1 GW nei primi tre mesi dell’anno, di cui il 54% nel residenziale. Nell’intero 2022 l’aumento era stato di 2,48 GW (+164% sul 2021), di cui il residenziale ha rappresentato il 44%, il commerciale e industriale il 28%, gli impianti utility scale (oltre 1 MW) il 23%. Le prime tre regioni per potenza connessa installata di energia solare sono Lombardia, Puglia ed Emilia Romagna.

Le dieci priorità per l’energia solare in Italia indicate da Italia Solare sono:
1) approvazione da parte delle Regioni delle aree idonee
2) piano straordinario per il pieno utilizzo della producibilità fotovoltaica: sistemi di accumulo e infrastrutture di rete
3) Passare dal Prezzo Unico Nazionale (PUN) al Prezzo Zonale
4) Incentivi per tutto il fotovoltaico in aree agricole idonee
5) Regole di connessione ad hoc per fotovoltaico
6) Misure di sostegno economico per le infrastrutture di rete e di accumulo
7) Semplificazione delle procedure burocratiche
8) Graduale obbligo, anche incentivato, di installazione di installazione di fotovoltaico su edifici esistenti
9) Promozione dello sviluppo di filiere nazionali di componentistica degli impianti
10) Formazione di tecnici del fotovoltaico
Secondo un’analisi di Intersolar Europe, i principali trend dell’energia solare nei prossimi anni saranno l’autoproduzione delle aziende agricole, il fotovoltaico offshore e l’espansione delle infrastrutture di stoccaggio.

Nel 2022 l’energia solare in Italia è cresciuta di più nel residenziale (fino ai 20 kW), secondo i dati elaborati dal GSE. Effetto degli incentivi fiscali Superbonus 110%, Bonus Ristrutturazione 50%, agevolazione Iva, credito d’imposta per i sistemi di accumulo.