29 Settembre 2023 / MATERIE PRIME

Metalli ecosostenibili: il trend eco-friendly nel settore dell’alluminio

Metalli ecosostenibili: il trend eco-friendly nel settore dell'alluminio

Tra i metalli ecosostenibili, o almeno più protesi a essere considerati o a diventare ecosostenibili nei prossimi anni, c’è l’alluminio. Un metallo per il quale ha fatto notizia a giugno 2023 l’annuncio da parte dell’azienda norvegese Norsk Hydra ASA di essere riuscita a produrre in un impianto spagnolo un primo lotto di alluminio riciclato utilizzando al 100% idrogeno verde da fonti energetiche rinnovabili al posto del gas.

Un settore che chiede sempre più alluminio green certificato è l’automotive, e il trend può estendersi a molte altre applicazioni industriali dove ci si attende che nei prossimi anni aumenti la domanda di metalli ecosostenibili. E dove quindi i fornitori della filiera devono attrezzarsi per dimostrare ai clienti, con evidenze di dati, i progressi fatti verso una maggiore sostenibilità ambientale dei loro prodotti e dei relativi processi produttivi, a partire appunto dai metalli possibilmente più ecosostenibili.

Metalli ecosostenibili: quali sono

Non ci sono metalli ecosostenibili in quanto tali. Sicuramente impronta carbonica certificata e quantità di materiale riciclato sono due fattori chiave nel valutare il grado di ecosostenibilità. E l’alluminio è sicuramente tra i non ferrosi che maggiormente possono aspirare a diventare metalli ecosostenibili.
In termini di impronta carbonica dei metalli ecosostenibili, per un continente come quello europeo che dipende moltissimo dalle importazioni di materie prime e metalli primari, l’attenzione è sul Cbam, il nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere che gradualmente sostituirà il sistema ETS di scambio delle quote di emissioni con la finalità dichiarata di ridurre il cosiddetto carbon leakage verso produzioni extra Ue.
In termini di riciclabilità dei metalli ecosostenibili, essenziale è il concetto di materiale permanente, cioè riutilizzabile senza fine per differenti applicazioni.
L’alluminio è ben posizionato per entrambe le sfide.

I vantaggi dei metalli ecosostenibili sulla produzione: l’alluminio

Decarbonizzazione: in questo ambito l’alluminio è il metallo non ferroso a cui il Cbam si applica sin dalla fase transitoria a partire dal primo ottobre 2023. Gli altri metalli inizialmente sottoposti alle nuove regole europee sul controllo delle emissioni sono i ferrosi. Del resto, acciaio e alluminio contribuiscono da soli a quasi l’80% delle emissioni mondiali di gas serra GHG dell’industria downstream dei metalli (4,2 Gt su un totale di 5,4 Gt). L’intera industria dell’alluminio in particolare genera il 2% delle emissioni GHG mondiali (dati World Economic Forum).
Riciclo: con l’alluminio riciclato si arriva a risparmiare il 95% di energia rispetto alla produzione da materie prime. E, nel panorama dei metalli ecosostenibili e aspiranti tali, come tassi di riciclo l’alluminio è ben posizionato, con un dato globale di Recycling Efficiency Rate (RER) del 76%. L’Italia in particolare è ai vertici in Europa, dove il RER dell’alluminio supera mediamente l’80%.
Si prevede che la domanda mondiale di alluminio aumenti dell’80% entro il 2050, quando però, secondo dati considerati dal World Economic Forum, l’alluminio riciclato non potrà soddisfare comunque oltre il 50% della domanda mondiale globale. Il resto sarà produzione di alluminio primario, da decarbonizzare il più possibile.

Come i metalli ecosostenibili tipo l’alluminio stanno trasformando l'industria automotive

Pur in un contesto di mercato 2023 molto bearish per l’alluminio primario e secondario, la domanda di alluminio green è comunque vivace. In particolar modo cresce la domanda di alluminio certificato nell’automotive, come evidenziato da operatori del settore durante la recente anteprima del prossimo 63° Faro Club Main Meeting in programma al Kilometro Rosso di Bergamo il prossimo 19-20 ottobre.
Mediamente, negli ultimi anni il settore dei trasporti ha assorbito il 25% del consumo mondiale di alluminio (dati World Economic Forum). In Italia, dati del 2020 stimavano che l’industria automotive da sola utilizzasse oltre il 40% di tutto l’alluminio impiegato.
Nell’impegno del settore verso l’utilizzo di metalli ecosostenibili il trend di crescita della quantità di alluminio impiegata nell’automotive è in corso da tre decenni. La media per veicolo dovrebbe arrivare a superare in pochi anni i 200 kg.
Le caratteristiche di leggerezza e la riciclabilità dell’alluminio sono fattori di scelta decisivi sia per i veicoli elettrici sia per quelli ibridi e con motori a combustione interna più avanzati. La pressocolata in particolare è tra le tecnologie di trasformazione che, per esempio nel campo dei telai, permette ai costruttori importanti vantaggi in termini di riduzione di costi di investimento ed energetici e di semplificazione delle linee di assemblaggio.

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