ENERGIA - RINNOVABILI

Produzione di energia da fonti rinnovabili: strategie e sfide future per l’Italia
Nel mercato del rame si stima che mancheranno a livello globale almeno cinque milioni di tonnellate di metallo nella decade 2025-2035. Gli investimenti in transizione elettrica spingeranno infatti la domanda di rame a superare l’offerta. Nel mercato cinese, per esempio, le nuove misure statali di stimolo all’economia si concentrano su energie rinnovabili e veicoli elettrici e la domanda in questi settori è superiore alle attese.
Nel frattempo, però, anche nel 2024 la domanda mondiale di rame non dovrebbe decollare e si prevede un surplus di offerta. Se ne è parlato il 20 ottobre al Kerb sul mercato fisico dei metalli industriali durante il 63° FARO Club Main Meeting di Bergamo
L’International Copper Study Group (ICSG) prevede per il 2024 un forte surplus di offerta di 467kmt nel mercato del rame. «Oggi – ha commentato Massimo Vincenzi, responsabile commerciale di Carlo Colombo spa durante il Kerb FARO – il sentiment tra i produttori sull’andamento della domanda è misto, a seconda dei settori. Si prevede un inizio 2024 in linea con l’andamento corrente e una ripresa della domanda e dei prezzi nella seconda metà dell’anno. Nella LME Week di Londra di ottobre è emerso come sia essenziale in prospettiva il tema della sostenibilità. Già molto sentito nell’automotive, si propagherà anche ad altri settori».
Le riserve minerarie mondiali e il riciclo del metallo esistente non saranno sufficienti a colmare il gap domanda-offerta di cinque milioni di tonnellate di rame tra il 2025 e il 2035. Gap che nel mercato del rame potrebbe aggravarsi qualora non fosse rinnovata alla società canadese First Quantum Minerals la concessione per lo sfruttamento per altri vent’anni della grande miniera di Cobre Panamà, recentemente sospesa dal governo panamense per le forti proteste ambientaliste.
Crescono intanto i costi di estrazione in Cile: +29% su base annua, e possibile downgrade del debito dell’impresa mineraria statale Codelco.